martedì 10 agosto 2010

Le Altre Parti



Il Mago teneva gli occhi fissi sulle cime degli alberi, spoglie e coperte di neve. In quel momento, avrebbe potuto scordare di essere un Maestro e ritenersi soltanto un Mago, un uomo come tutti gli altri. Sapeva che aveva di fronte l'Altra Parte di sé. Avrebbe potuto parlarle della luce che scorgeva, e lei avrebbe capito e gli avrebbe creduto- e la loro riunione si sarebbe consumata. Anche se quella giovane si fosse allontanata in lacrime, alla fine sarebbe tornata, perchè lui stava dicendo la verità - e così come lui aveva bisogno di lei, lei aveva bisogno di lui. Ecco la cognizione propria delle Altre Parti: una era sempre in grado di riconoscere l'altra.

-Brida, Paulo Coelho.

lunedì 26 luglio 2010

Rekindle the Flame


Non so perchè accade, ormai al nostro legame non dedico più la mia attenzione con razionalità, ma mi affido semplicemente. Leggere di Te, sentire inni a te dedicati, riaccende la Tua sacra Fiamma, che giace in me. Adoro i Tuoi caldi abbracci, quella Tua mantella turchese che mi fa sentire protetta, che mi infonde un calore e una tranquillità tali che solo - forse - nel ventre di mia madre li avrò provati. E dal Tuo abbraccio mi sento ristorata e infinitamente paga, salva da tutte quelle che sono le mondane preoccupazioni. Il mio cuore ritrova la speranza, il mio corpo è risanato come solo le Tue sacre Acque possono fare. E in questa notte di plenilunio voglio le benedizioni delle Tue Sacre Fonti, cui molti fedeli sono giunti e hanno rivolto le loro preghiere. Oh, Ti prego mia Dea, ascolta anche le mie. Sii la mia Lucifera Stella, quella che illumina con la sua sacra Fiamma la via che percorro e mostrami quella più giusta per me. Sento il Tuo Fuoco divampare nel mio corpo e vivificarlo, come non mai. Ispira i miei canti, oh Tu mia dolce e sincera Musa.

Let Your ears hear my song,
Let You hear the magical sound...
I'll wait You in the henge,
the hange of Your heart.
I'll wait You in the henge,
the henge of Your Spirit.
I'll wait You in the henge,
the henge under the mountain.
I'll wait You in the henge,
the henge near the sea...
I'll wait You...

mercoledì 21 luglio 2010

Mare e mare


La verità è che io non so rinunciare al mio spirito e al sentirmi un tutt'uno con la Natura. Anche quando vado a mare per fare un semplice bagno.
Sebbene sembri un pezzo di paradiso l'angolo in cui ti trovi, non riesci a chiudere gli occhi sullo sfacelo nel quale ora siamo. Le acque sono inquinate: pezzi di carta, assorbenti, bicchieri, sacchetti di plastica, mozziconi di sigaretta, tappi di bottiglie e chi ne ha più ne metta. Nuotando in quell'acqua che sembra limpida e pura a un certo punto mi sono fatta sotto dalla paura, perchè? Perchè mi sono imbattuta in un foglio di plastica trasparente e l'ho scambiato per una medusa! @___@ Sì, lo so che sono un'imbranata perchè non l'ho visto nonostante gli occhialini, ma se l'aveste vista, anche voi avreste fatto il verme! u.u Ed è normale tutto ciò? No! La verità è che ogni giorno che passa uccidiamo le acque del mare, quelle stesse acque che ci danno la vita offrendo i loro figli nei nostri piatti. Dico io, ma un pizzico di intelligenza e furbizia non ce l'abbiamo? Possibile? E' così bello intossicare la Natura e quindi noi stessi?

E intanto dopo anni sto buttando zeppate ai miei per far arrivare il messaggio: "Voglio essere vegetariana!!!!" >.< Speriamo di riuscirci ç___ç Perchè mi sono scocciata di ingurgitare cibo pieno di sofferenza e dolore...


[post suscettibile di aggiunte... quando ci sarà un pò di fresco ù.ù ]

L'immagine è mia, quindi chiunque volesse usarla deve aggiungere un link al mio blog! Alla proprietà intellettuale ci tengo U.U

sabato 17 luglio 2010

Ma non posso.



A dire la verità in questo momento vorrei star scrivendo sul mio Libro Specchio o sulle Pagine del Mattino, ma nè l'uno nè l'altro oramai sono posti sicuri dove poter scrivere liberamente quello che penso. Più vado avanti e più mi sento imbavagliata, la mia voce non può dar suono a quel che si cela dietro le labbra, nè le mie dita possono esprimere attraverso l'inchiostro quello che ho dentro, ed io ora ho davvero tanto dentro. Ma non possono esprimerlo in tutta libertà.
Vorrei poter scrivere del sogno terrificante che ho fatto alcuni giorni fa, di quanto mi abbia gelato il sangue, frenato il cuore e annebbiato la mente, ma non posso. Vorrei poter scrivere di quanto non sia cambiata la mia vita in questi anni da quando è accaduto l'ultima volta. Ma non posso. Spero che passi più tempo, un Voce mi suggerisce di non pensarci e di vivere come se potesse essere per l'ultima volta, intanto la mia ragione mi denigra sostenendo che sono una Strega degenere, nell'arco dell'anno celebro la Vita come la Morte e quando una delle due mi si presenta l'egoismo proprio di ogni mortale si risveglia e pretende per sè una fiammella di felicità, pur sapendo che non sia giusto, ma non è giusto neanche il contrario.
Vorrei poter riempire pagine e pagine col parlare del volto che mi accompagna ogni sera quando mi addormento e ogni mattina quando mi sveglio. Ma non posso. Vorrei poter scrivere di tutte le coincidenze (cui io non credo), di quel che ho sentito, di quel che ho provato, di quel che a suo tempo ho sognato e di quanto mi abbia cambiata. Ma non posso. Vorrei scrivere di quante cose mi stiano capitando che mi sussurrano all'orecchio: "Sì, è proprio così, non stai sbagliando.", eppure io ora brancolo nell'ombra alla ricerca di qualche cosa che mi dica che ciò che credo sia davvero vero. Che non sto immaginando nulla. Ma non posso.
Vorrei andare nel futuro e vedere dove sarò, con chi, come... Anche questo non posso farlo, perchè la vita non è come uno dei miei telefilm preferiti che con un "zac" ti mostra quello che sarà, la vita è strana ed ingarbugliata e le uniche cose che ti permette di conoscere sono le nozioni basilari, poi per i corollarii si vedrà, e quel "si vedrà" a volte costa caro, troppo caro.
Vorrei poter sapere se quella sensazione "magnetica" l'ho percepita solo io o no, vorrei sapere se a quaranta - cinquant'anni mi trasformerò davvero in una sorta di scimmia pazza per il dolore, in una stanza di notaio. Vorrei sapere se c'è una via, una strada che mi permetta di cambiare ciò.
Vorrei avere un segno che la strada che sto percorrendo è quella giusta, perchè ci sono momenti in cui la mia convinzione trema e non so se non crollerà...
Io ho paura, vorrei poter dire di cosa, ma non posso.

Quando potrò finalmente dire, scrivere, urlare quello che penso? Quello che sento?



-Immagine di Voglia di Terra -

lunedì 28 giugno 2010

Esami, Memorie, Amore e altri racconti.

Mancano pochi giorni all'esame, e io naufrago nelle acque più alte. L'ansia mi sta divorando, mi fa desiderare qualcosa di buono e ai pasti mi chiude lo stomaco. Ho molta voglia di studiare, e tanta voglia di fuggire dai libri, perchè temo che qualunque cosa possa fare non servirà a nulla. Maledico il caro prof che ad ogni lezione aggiungeva materiale da studiare, sebbene una vocina nella testa mi dice: "Non era questo lo studio che desideravi all'università? Un approfondimento esauriente e frutto di ricerche?", e mi rispondo sempre si, ma avrei dovuto studiare in contemporanea alle lezioni e non l'ho fatto. Ora mi ritrovo con un libro gigantesco da studiare dove la metà finale tratta di argomenti che non abbiamo affrontato: che faccio? Studio o no? Se avrò tempo lo leggerlo, e si prega di averne.
Ora mi sono presa una mezz'ora di tempo per liberare la testa da pensieri che l'affollano e intralciano lo studio distraendomi...

Ieri ho visto un film sull'Olocausto (sì!Ho visto un film quando avrei dovuto studiare >.<)che mi ha ghiacciato le vene, compativo il protagonista che raccontava la realtà dei lager nazisti con uno sguardo disincantato che solo i ragazzi possiedono. Dopo, come al solito, mi sono sentita una privilegiata, che forse non merita quello che ha. E mi è tornata in mente la richiesta che molti pagani sostengono qui sulla rete: l'istituzione di un giorno della memoria pagano. E a pensarci mi chiedo: perchè bisogna istituire un altro giorno della memoria? Per poter vedere a tv tanti bei film in cui vengono elogiati gli antichi fasti pagani? O per poter far notare tutte le brutalità subite e riproporle in versione televisiva? Forse sbaglierò e non ho capito nulla di questa richiesta, ma mi sembra una cosa assolutamente inutile. Il 27 gennaio, il giorno della memoria, è stato istituito per riflettere su ciò che era successo, sulle conseguenze cui porta la follia umana, per capire che tra noi esseri umani non esistono razze e divisioni tra uomini superiori ed inferiori. Non esistono razze, la pelle non ha colori, perchè quelli che consideriamo tali sono semplici adattamenti evolutivi (tutti, a mare, vediamo la nostra pelle trasformarsi da latte a cioccolato, la melanina è una difesa del nostro corpo alle radiazioni solari!!!). Religioni, genetica, cultura, non possono essere usati per discriminare e affermare una presunta superiorità. Il giorno della memoria, a mio avviso, dovrebbe essere usato per riflettee su questo e per fare una rapida e corretta ricognizione storica: le culture, le religioni, i linguaggi, i geni, le materie, sono circolate sul nostro pianeta e il loro vicendevole contaminarsi ha prodotto quello che siamo oggi. Ed è deprimente che nessuno se ne renda conto.
Ricordare la paganità che ci ha preceduto e dalla quale attingiamo molta parte della filosofia e della religiosità per i nostri cammini può essere lodevole, ma è inutile se noi per prima discriminiamo e ci ergiamo a portatori di una qualche verità: tutti hanno un frammento di verità! E poi siamo seri, è vero c'è stata l'Inquisizione ed è morta tanta gente, ci sono state le persecuzioni all'inizio dell'era cristiana, ma nonostante tutti i soprusi delle religioni egemoni (o meglio delle loro gerarchie) la paganità è sopravvissuta, si è saputa adattare alle nuove mode religiose, gli Dèi si sono trasformati in Santi e le pratiche si sono conservate così che noi possiamo ricostruirle, purgandole delle imperfezioni. Più che istituire un giorno della memoria, dovremmo dimostrare che noi siamo il frutto della nostra storia e non commettere gli errori che altri hanno commesso, impegnandoci perchè il nostro presente sia diverso dal passato, perchè i fatti recenti della cronaca dimostrano che un nostro impegno in tal senso è doveroso. Insomma è inutile piangerci addosso, perchè non serve a nulla.

E poi pensavo all'amore... Io non credo più alle favole, sebbene siano molto importanti e serbano in esse verità importanti per le nostre anime. Ma io non voglio diventare espressione di una Femminile quale è quella delle favole, una donna passiva e inerme che attende il principe azzurro che verrà a liberarla. Non sono domabile. Non amo quelle coppie sdolcinate che si lasciano commenti smielati ovunque possono, non mi piacciono le persone che si vantano di chi hanno accanto mettendoli in vetrina, manco fossero dei pezzi di carne. Così come non mi piace la gelosia, perchè presuppone che si consideri l'altro una proprietà personale, si pongono dei paletti all'altrui libertà ed è una cosa che non sopporto. L'Amore, quello vero, è un sentimento libero, che infiamma, fa riconoscere nell'altro un proprio pari, con stessi diritti e dignità. Con ciò sembra che io non voglia provare l'amore, ma non è così. Il mio è un cuore di un'Amazzone, di una donna libera e fiera di esserlo, una Donna Selvaggia che non ama le gabbie e le catene. Io voglio un Amore libero, senza catene, che mi prenda visceralmente, riempia la mia vita di passione, che mi emozioni nelle grandi come nelle piccole cose. Sono una Menade, non posso non desiderare un amore sensuale che rapisca i sensi, che trovi la gioia di vivere nella più atroce sofferenza. Voglio un Amore creativo, ricco di passioni comuni, che mi faccia danzare al suono di una profonda armonia, ma soprattutto un Amore che risvegli la mia anima e la faccia volare tra i Mondi.
...e sbang! Ecco che sbatto contro la realtà, gli esami, la vita di tutti i giorni. E che strazio, vorrei che mi interessasse qualcuno, un qualcuno che a me non è interessato, perchè amo quell'anelante desiderare, il lambiccarsi il cervello per fargli capire che ti piace; non voglio qualcuno che so che gli interesso, perchè l'unica cosa che dovrei fare è dargli un imput che gli faccia capire "Ci sto"; ed io sono una Cacciatrice che vuole la sua Preda.

lunedì 21 giugno 2010

Solstizio di Estate


Si respira nell'aria la festa, nonostante la pioggia, i temporali e gli allagamenti. E mai come quest'anno riesco a capire così profondamente il simbolismo di questa festa. E' il coronamento di mesi di fatica, la fatica della Terra che ha dato nutrimento al seme, l'ha fatto crescere e l'ha nutrito fino a divenire pianta, che ha fiorito e ha dato i frutti. I frutti di un lavoro oculato, preciso e lento, secondo i ritmi della Natura. Ho capito che alla Natura non si può dare fretta, che i frutti migliori sono quelli cui si dà il tempo di maturare serenamente. Ho capito perchè i contadini non vanno mai in vacanza, perchè prendersi cura della Terra comporta tempo e tane cure, perchè un'annaffiatura mancata può far morire tutto ciò che si è piantato. Sento la Terra pregare perchè vengano raccolti i frutti da Lei elargiti, perchè venga mietuto il grano nei campi. Ci offre tutte le sue ricchezze, una copiosa abbondanza perchè possa finalmente riposare, perchè la Vita comporta molta fatica. E adesso deve riposare, altrimenti non avremo altri raccolti, non godremmo della sua infinita bontà. Così al culmine dell'ascesa solare, della pienezza terrestre, inizia il lento declino, il riposo rigenerativo, perchè non vi è Vita senza Morte, nè Morte senza Vita.
E allora io godo dei doni che mi hanno fatto gli Dèi, godo del mio raccolto e mi gusto una fresca bevanda preparata con la menta che ho coltivato e mi gusto una purpurea fragola del mio piccolo orto. Raccolto che è stato possibile grazie all'attenzione data alla giusta esposizione, alla giusta quantità d'acqua versata, ogni notte, al tempo concesso per crescere e maturare.
Forse alcuni crederanno che sia inutile questo mio parlare, ma ho scoperto che la migliore maestra di Vita è la Natura stessa, e tornare a conoscerla ed onorarla è una gioia per l'anima e una cura contro lo sfacelo della nostra epoca. Epoca che tanto irride la Natura e la disprezza, basti pensare al disastro nell'Oceano Atlantico causato dalla BP che da aprile ogni giorno riversa nel mare quantità enormi di greggio spezzando numerosissime vite.
E' così che la mia anima desidera giocare sempre di più con il mio amico a quattro zampe, un allegro bianconiglio, e mi si irretiscono i sensi quando sono tra piante e animali, un piacere profondo dilaga e invade il mio corpo, facendomi volare lontano.
Così stanotte ho saltato il mio piccolo falò, riconfermando un impegno preso tempo addietro, rinsaldandolo con nuovi vincoli, nuovi impegni, con la viva speranza che siano in un prossimo futuro il mio presente. E poichè con il Fuoco non si scherza, manterrò ogni mia singola parola, perchè tutto così si possa realizzare.
E rendo grazie per tutto ciò che ho e non ho, ho vissuto e non ho vissuto, perchè mi hanno resa quella che io ora sono. E ringrazio il mio coniglio perchè ogni giorno mi dimostra che nulla è tanto grave da poterci far smettere di vivere, ridere e gioire della vita, neanche la perdita di vista ad un occhio, perchè abbiamo comunque l'altro. E ringrazio le mie amicizie più care, perchè mi sono sempre accanto e perchè mi mostrano quanto sia bello aiutarsi l'un l'altro e credere assieme in progetti comuni. E ringrazio le mie piante perchè grazie a loro mi sono stati svelati alcuni Misteria.
Festeggio oggi il mio complystrega, ballando al suono della darbouka e delle musiche delle antiche tarantate in onore di Coloro che hanno permesso che io venissi a sfiorare ogni giorno la pelle di Gaia.

giovedì 3 giugno 2010

Krya


La verità è che ormai non mi importa più quello che pensi di me, non mi importa più ciò che desideri da me, non mi importa più che non credi in me, non mi importa che credi che io sia totalmente disinteressata a quello che faccio, non mi importa più se credi che io lo faccia come mero passatempo, non mi importa essere una delle tante comparse della tua vita, non mi importa più vederti scalare la vetta usando le mie forze e i miei silenzi, non mi importa che incomincerai ad odiarmi, non importa più che credi che ti abbia tradita, non mi importa più che ci stiamo allontanando, non mi importa più non essere la bambina mansueta che desideri e sogni, non mi importa che tu non veda quanto amore e passione riverso in tutto ciò che faccio, non mi importa più se preferisci non vedere gli ottimi risultati e livelli che raggiungo, non mi importa se non vuoi riconoscere che non sono da buttare come tu credi, a me non importa più nulla di tutto ciò.
La verità è che quando ti rendi conto di star vivendo come nel gioco dell'oca, facendo un passo avanti e altri tre indietro, non ti importa più tutto ciò cui hai dato importanza per poter fare quell'unico passo avanti, sapendo che te ne costava altri tre da gambero. Incominci a chiederti se vale davvero la pena continuare così, vivere una vita che non senti più tua, vivere legata da catene che sai esserti imposte o aver consentito a farti porre, senza avere una chiave pronta a liberarti quando vuoi. Ed è allora che ti rendi conto che l'insofferenza per la tua situazione infetta il tuo corpo che inizia a dolere, a perdere colpi. E decidi che sia ora di smetterla: smettere di stare lì lasciando che gli altri decidano per te, lasciare che gli altri inveiscano contro di te sempre e comunque, smettere di permettere agli altri di ignorarti, smettere di farti chiamare con un nome che non è tuo, smettere di farti dare sempre la stessa dannata risposta, smettere di sopportare le continue ingiustizie, smettere di essere sempre sottovalutata da chi che sia, smettere di essere qualcosa che non si è. Smettere, sempre e comunque. Le mie orecchie non hanno più la forza di ascoltare, i miei occhi non hanno più la forza di vedere, il mio cuore non ha più la forza di soffrire. Quindi non vi sconvolgete se da oggi in poi , qualunque cosa potrà accadere, io crederò in me stessa, mi sosterrò senza se e senza ma, camminerò a testa alta, ballerò impudicamente con un sorriso sprezzannte sulle labbra, correrò felice incontro al mio futuro, ascolterò solo la voce mia e degli Déi, vibrerò al suono di ogni nota, darò vita ad ogni creazione, studierò tutto ciò che attira il mio intelletto, vivrò secondo la mia morale e il mio diletto.
Da oggi ho deciso di recuperare la mia Anima e vivere felice con essa. Fiera e coraggiosa come una Lupa Selvaggia.




Immagine Force of Nature di TheEchoDragon

venerdì 28 maggio 2010

Lettera del Capo Indiano Seattle

All'incirca nel 1852 il governo americano chiese di comprare le terre delle tribù indiane per i nuovi abitanti degli Stati Uniti e il capo indiano Seattle scrisse una meravigliosa lettera di risposta:

"Il Presidente Washington fa sapere che vuole comprare la nostra terra. Ma come puoi comprare o vendere il cielo? E la terra? L'idea ci sembra strana. Se non possediamo la freschezza dell'aria e la luminosità dell'acqua come possiamo comprarle? Ogni parte di questa terra è sacra per la mia gente. Ogni ago di pino luccicante, ogni costa sabbiosa, ogni vapore delle foreste, ogni prato, ogni insetto ronzante sono sacri alla memoria e all'esperienza della mia gente. Noi conosciamo la linfa che scorre negli alberi come conosciamo il sangue che scorre nelle nostre vene. Noi siamo parte della terra e la terra è parte di noi. I fiori profumati sono le nostre sorelle, l'orso, il cervo, la grande aquila sono i nostri fratelli. Le creste rocciose, i fiumi che scorrono nei prati, il calore del corpo del pony e l'uomo, appartengono tutti alla stessa famiglia. L'acqua luccicante che riversa in fiumi e torrenti no è solo acqua, ma è il sangue dei nostri antenati. Se noi vi vendiamo la nostra terra, voi dovete ricordare che è sacra. Se noi vi vendiamo la nostra terra ricordatevi che l'aria ci è preziosa, che l'aria ha il suo spirito in comune con tutta la vita che contiene Ogni riflesso fantasma nel chiarore delle acque dei laghi ci parla di eventi di ricordi della vita della nostra gente. Il mormorio dell'acqua è la voce dei padri dei miei padri. I fiumi sono nostri fratelli. Essi spengono la nostra sete. Trasportano le canoe e danno nutrimento ai nostri bambini. Così dovete avere per i fiumi la gentilezza che avreste per vostro fratello.. Il vento che ha dato il primo respiro al nostro avo ha ricevuto anche il suo ultimo sospiro. Il vento ha anche dato ai nostri figli lo spirito della vita. Se noi vi vendiamo la nostra terra, voi dovete proteggerla e venerarla come un luogo dove l'uomo può andare ad assaggiare il sapore del vento reso più dolce dal profumo dei prati. Insegnerete ai vostri bambini ciò che noi abbiamo insegnato ai nostri? Che la terra è nostra madre? Ciò che accade alla terra accade a tutt i figli della terra. Noi questo lo sappiamo: la terra non appartiene all'uomo, è l'uomo che appartiene alla terra. Tutte le cose sono in relazione tra loro come il sangue che ci accomuna tutti. L'uomo non ha tessuto la trama della vita. Egli ne è solo un filo. Qualunque cosa lui faccia alla trama , lafa a se stess. Una cosa sappiamo il vostro dio è anche il nostro dio. La terra gli è preziosa e danneggiare la terra significa disprezzare il suo creatore.(...) Noi amiamo questa terra come un neonato ama il battito del cuore della madre. Così, se noi vi vendiamo la nostra terra, amatela come noi l'abbiamo amata, prendetevene cura come noi ce ne siamo presi cura. Ricordatevi di com'era la terra, quando la riceverete. Conservate la terra per tutti i bambini e amatela come dio ama tutti noi. Come noi, anche voi fate parte della terra."

Tratto da "Il Potere del Mito" di Joseph Campbell
Ringrazio una mia cara amica per averlo condiviso con me :)

giovedì 22 aprile 2010

Festa Stagionale di Primavera 2010


La Terra è fertile, tremante di eccitazione e ogni giorno di più si abbandona nel caldo abbraccio del Sole, risvegliando ogni creatura dal letargo invernale. Questo è il tempo della trasformazione, tutto cambia in seno alla Terra: sugli alberi sbocciano i fiori e i campi si riempiono di teneri germogli. Danzano gli uccelli nel cielo e lo riempiono dei loro allegri canti. Con loro noi vogliamo danzare, come avessimo l'ali.

La "Festa Stagionale di Primavera" vuole essere un momento per vivere questa stagione carica di aspettative e ricca di smaglianti colori ed energie in movimento.
L'evento seguirà il seguente programma:
- ore 08:55 Partenza dal Calata di Massa
- ore 10:30 Presentazione dell'Associazione Culturale "Uroboros" e del calendario delle attività
- ore 12:00 Rituale di Primavera
- ore 13:30 Pranzo in comune
- ore 15:00 "Vivere la Primavera", momento di discussioni, percorsi, canti, balli e giochi in tema con la stagione
- ore 17:50 Chiusura dell'evento e rientro a Napoli

La "Festa Stagionale di Primavera" si svolgerà domenica 25 aprile 2010 sull'isola di Vivara.
La partecipazione all'evento è gratuita. Sarà ben accolto qualunque strumento musicale (tammorre, chitarre, putipù, triccheballacche, flauti, sistri, tamburi, etc.) per celebrare questo momento di unione con la Natura vergine. Ogni partecipante è invitato a portare con sè almeno un sacchetto di semi di fiori o di piante officinali da donare come offerta alla magica Terra che ci ospiterà; è inoltre invitato, qualora lo desideri, a portare qualche vivanda e bevanda per il pranzo in comune.
Lo Staff dell'Associazione, riconoscibile grazie ad un badge, sarà presente al Molo Beverello dalle ore... per poter raggiungere assieme l'isola.

Per maggiori informazioni:
Associazione Culturale Uroboros
http://acuroboros.blogspot.com

Contatti: 3392259706 3341226367

martedì 20 aprile 2010

Dalla Terra...


E' stato in Toscana, durante le vacanze pasquali che ho deciso di aprire questo blog. Giravo tra le città delle acque termali e quelle del vino, fuori dal finestrino dell'auto c'erano solo verde e campi, dipinti dei colori della primavera. Nonostante sia partita contrariata, non ho potuto che gioire di questo viaggio che è stato una fonte inesauribile di stimoli ed ispirazione. Ci sono stati momenti in cui non riuscivo a credere agli eventi: artisti ed artigiani desiderosi di parlare della propria arte, di condividerla e fartela provare; erboristi dalla mente aperta che recuperano gli antichi saperi fondendoli ai moderni; città ricche di zone verdi curate con le tecniche più ecosostenibili e biologiche possibili... E' stato strano, ma lì la Terra trasmette sensazioni, vibrazioni e pensieri completamente diversi da quelli che riesco a percepire qui, dove abito. Lì la Natura è viva e pronta a narrarti la sua storia, qui piange, oppressa dai troppi inquinanti nell'aria e nel suolo, sembra una moribonda che sta per emettere l'ultimo respiro... Si sente che non ha più forze per raccontarsi, perchè è troppo impegnata a cercare di sopravvivere e farci sopravvivere, ai semi delle piante che verranno, ai cuccioli degli animali che nasceranno, e a noi gretti esseri umani che la soffochiamo sempre di più col nostro cemento... Forse è assurdo, però è proprio in questa terra dove si diffonde ogni giorno di più il soffio della Morte che sento di dover recuperare quel legame profondo con la Terra, la mia Terra, con tutte le creature che l'abitano. Sento il bisogno di osservare i ciclici tempi che scandiscono la vita delle piante, aiutarle a crescere seguendo i ritmi lunari e recuperando le antiche tradizioni... E ogni giorno che passa senza rendermene conto tutto ciò che sto facendo mi entra sempre più dentro, diventando una parte di me, così che non ho più bisogno di controllare libri e tabelle, sapendo di potermi affidare semplicemente ai miei sensi. E questa è una sensazione stupenda :)
Spero che le piantine che ho seminato e le altre che ho trapiantato crescano bene, perchè saranno le mie alleate nella cura di me stessa e degli altri. ^__^

sabato 17 aprile 2010

Argilla


Ero piccola quando ho imparato a manipolarla, mi ricordo di un pomeriggio passato in un laboratorio di ceramica con mamma e le sue colleghe, e un altro passato a scuola di mia madre a seguire il corso che teneva agli alunni. Mi ricordo delle foglie impresse e poi ritagliate nella creta, dei fiorellini ottenuti da tanti pallini, mi ricordo dei matterelli e degli orologi... Tanti ricordi, un unico piacere. Adoro plasmare la creta, perchè non è altro che Terra e il pensiero di plasmarla mi emoziona ogni volta. L'ultima volta che l'ho toccata è stato ad una delle ultime lezioni di Educazione Artistica alle medie, dove il prof ci insegnò perfino ad usare il tornio, mi divertii un sacco. Ricordo che un giorno ci mettemmo a fare dei quadretti rappresentanti i vari mesi del calendario Maya: prima li disegnammo su un foglio di carta, poi lo calcammo su uno di carta mozzarella e infine lo bucherellammo e con un tampone pieno di polvere di carbone trasferimmo il disegno sulla tavoletta di creta tutta bella imbiancata.
Tra le varie tecniche, ho sempre adorato i colombini, perchè poi dovevi amalgamarli tra di loro con la barbottina... Tanti serpentelli uno sull'altro, per poi diventare un tutt'uno.
Oggi ho utilizzato di nuovo, dopo anni, la creta. E' strano, ma ho come avuto la sensazione di aver ritrovato un'amico dopo tanto tempo, e allo stesso tempo sentivo come se avessi ritrovato, dopo anni, una parte di me stessa, come se fossi tornata a casa... Mi sono sentita tutt'a un tratto investita da una forte scarica di energia, che doveva essere canalizzata in qualche modo... Così dalla felicità ho ballato, ho ballato finchè non sono caduta distesa a terra, esausta. Ho ballato per molto tempo, io e il mio splendido velo, in barba alla Luna che scorre in me... Mai come oggi, da che ero priva di qualunque energia e ogni fibra del mio corpo era dolorante, ho dato prova di tanto amore per delle Arti così sublimi. Non riuscivo a staccarmi dal panetto di creta e mi incantavo a modellarla tra le dita, senza rendermi conto in tempo che la creta si seccava ed era difficile poi riassimilarla... Adoro la sensazione delle dita che stendono la barbottina, sentire l'acqua che idrata l'argilla seccata e la libertà di muovere ogni cellula della pelle prima immobilizzata... Mi piace immorbidire la pasta prima di iniziare un lavoro, sentire quei tonfi profondi e possenti che rendono più malleabile l'argilla... Mi piace sentir scivolare le dita da un pezzo all'altro di creta e unirli, levigando finchè non diventano un tutt'uno... Mi piace creare giochi di basso e alto rilievi, tanti piani che si sovrappongono uno sull'altro, senza darsi battaglia ma combinandosi in modo armonico... E mi affascinano le infinite possibilità che possiede questo materiale... Chissà un giorno avrò un forno tutto mio, dove poter cuocere ogni mio pezzo... Per ora, però, è un sogno ad occhi aperti e mi è concessa la cottura delle mie opere solo in determinati periodi dell'anno... Spero di riprendere la mano con questo stupendo materiale, e per esercitarmi ho fatto un vasetto o sottovaso e sto ultimando un porta incensi ispirato alla Dea.

mercoledì 7 aprile 2010

Qui ed ora

Finalmente sono qui. Sì, finalmente, perchè ogni volta che devo fare qualcosa ci penso su tante volte. Alla fine sono qui, su questa piattaforma ad aprire un nuovo diario virtuale. Ho deciso di cambiare perchè era giusto che accadesse, perchè io sono Miss Cambiamento, e ho deciso di abbandonare la mia vecchia magione per questa, perchè sento di star cambiando e voglio lasciarmi il passato alle spalle, voglio sancire l'inizio di una nuova me stessa, o almeno l'inizio di questo mio tentativo.
E inizio questo mio nuovo diario con un pensiero che mi sta assillando da alcuni giorni... Mi sono scocciata dei rapporti che si alimentano di falsità e ipocrisie, di sorrisi finti, maschere che celano strane ed arcane catene di cui non trovo chiave o pinze per liberarmene. Sono stufa di profondere le mie energie per salvare rapporti che ormai sono morti e di cui sono sempre io ad alimentare il fuoco per mantenerli in vita. Sono stufa di quei rapporti che si crede siano sempre uguali a se stessi, teoricamente vivi, ma nella pratica morti e mi sono scocciata di dover sopportare domande infuse di attaccamenti morbosi, di tardive dimostrazioni d'affetto che ora appaiono vuote e poco sentite. Sono stufa di dover assistere ad un pietoso reiterarsi delle solite scalette, di soliti discorsi, di solite azioni, di solite attività. Sono stufa di quelle persone che sui social networks fanno collezioni di "amici"; di quelle persone i cui comportamenti sono intrisi di falsità ed ipocrisie, secondi fini e vuote affabulazioni, persone all'apparenza cortesi che ti riempiono di "cara", "amore" e altri simili appellativi e poi alle spalle sanno diffondere montagne di critiche, dicerie e maldicenze, perchè il loro passatempo preferito è il metter zizzania per poter dimenticarsi della loro pochezza. Sono stufa dell'estenuante attesa che sembra non valere la candela, sono stufa dei comportamenti impari, sono stufa delle persone che scaricano i propri fallimenti e annullamenti sugli altri e talvolta su di me. Sono stufa di questo mondo che non è mio, di questo mondo dove la genuinità, la correttezza, la sincerità e la giustizia sembrano non avere posto, non mi piace, non lo sopporto, mi fa allergia e io non voglio morire per uno shock anafilattico.

Eppure, nonostante questo rigetto, sono felice per tutto quello che sto realizzando, sono felice per i cambiamenti che si susseguono nella mia vita, sono felice dei tesori che ho trovato lungo la via e ora li sto apprezzando sempre di più. Sono felice delle attività che stiamo progettando, delle idee che ti travolgono come un fiume in piena, della Terra che schiude i suoi segreti e parla dritta al cuore, del mio corpo che si snoda in mille danze e si lascia ispirare da ogni nota. Sono felice perchè il Cosmo sembra che mi arrida, con tante piccole attenzioni; ha portato a me tante cose che desideravo da tempo, che siano mie o no non ha importanza, perchè io posso accedervi comunque. Sono felice dei colori che ho potuto apprezzare in questi giorni, così come i sapori, i profumi e i reperti, sono piccole cose, ma molto importanti. Non tutti se ne rendono conto, ma vivendo così concitatamente, andando sempre di fretta perdono i dettagli che rendono unico ogni istante, ogni luogo, ogni persona, ogni cosa, e costituiscono le piccole grandi gioie della vita. Forse è per questo che adoro passare il tempo con il mio bianconiglio, lasciandomi viziare dai suoi baci e ricambiare con abbondanti coccole e bontà culinarie. Oppure fotografare le margheritine appena spuntate sul più vicino campo erboso, o ascoltare e ammirare gli uccelli cinguettanti sugli alberi. Chissà... :)