lunedì 28 giugno 2010

Esami, Memorie, Amore e altri racconti.

Mancano pochi giorni all'esame, e io naufrago nelle acque più alte. L'ansia mi sta divorando, mi fa desiderare qualcosa di buono e ai pasti mi chiude lo stomaco. Ho molta voglia di studiare, e tanta voglia di fuggire dai libri, perchè temo che qualunque cosa possa fare non servirà a nulla. Maledico il caro prof che ad ogni lezione aggiungeva materiale da studiare, sebbene una vocina nella testa mi dice: "Non era questo lo studio che desideravi all'università? Un approfondimento esauriente e frutto di ricerche?", e mi rispondo sempre si, ma avrei dovuto studiare in contemporanea alle lezioni e non l'ho fatto. Ora mi ritrovo con un libro gigantesco da studiare dove la metà finale tratta di argomenti che non abbiamo affrontato: che faccio? Studio o no? Se avrò tempo lo leggerlo, e si prega di averne.
Ora mi sono presa una mezz'ora di tempo per liberare la testa da pensieri che l'affollano e intralciano lo studio distraendomi...

Ieri ho visto un film sull'Olocausto (sì!Ho visto un film quando avrei dovuto studiare >.<)che mi ha ghiacciato le vene, compativo il protagonista che raccontava la realtà dei lager nazisti con uno sguardo disincantato che solo i ragazzi possiedono. Dopo, come al solito, mi sono sentita una privilegiata, che forse non merita quello che ha. E mi è tornata in mente la richiesta che molti pagani sostengono qui sulla rete: l'istituzione di un giorno della memoria pagano. E a pensarci mi chiedo: perchè bisogna istituire un altro giorno della memoria? Per poter vedere a tv tanti bei film in cui vengono elogiati gli antichi fasti pagani? O per poter far notare tutte le brutalità subite e riproporle in versione televisiva? Forse sbaglierò e non ho capito nulla di questa richiesta, ma mi sembra una cosa assolutamente inutile. Il 27 gennaio, il giorno della memoria, è stato istituito per riflettere su ciò che era successo, sulle conseguenze cui porta la follia umana, per capire che tra noi esseri umani non esistono razze e divisioni tra uomini superiori ed inferiori. Non esistono razze, la pelle non ha colori, perchè quelli che consideriamo tali sono semplici adattamenti evolutivi (tutti, a mare, vediamo la nostra pelle trasformarsi da latte a cioccolato, la melanina è una difesa del nostro corpo alle radiazioni solari!!!). Religioni, genetica, cultura, non possono essere usati per discriminare e affermare una presunta superiorità. Il giorno della memoria, a mio avviso, dovrebbe essere usato per riflettee su questo e per fare una rapida e corretta ricognizione storica: le culture, le religioni, i linguaggi, i geni, le materie, sono circolate sul nostro pianeta e il loro vicendevole contaminarsi ha prodotto quello che siamo oggi. Ed è deprimente che nessuno se ne renda conto.
Ricordare la paganità che ci ha preceduto e dalla quale attingiamo molta parte della filosofia e della religiosità per i nostri cammini può essere lodevole, ma è inutile se noi per prima discriminiamo e ci ergiamo a portatori di una qualche verità: tutti hanno un frammento di verità! E poi siamo seri, è vero c'è stata l'Inquisizione ed è morta tanta gente, ci sono state le persecuzioni all'inizio dell'era cristiana, ma nonostante tutti i soprusi delle religioni egemoni (o meglio delle loro gerarchie) la paganità è sopravvissuta, si è saputa adattare alle nuove mode religiose, gli Dèi si sono trasformati in Santi e le pratiche si sono conservate così che noi possiamo ricostruirle, purgandole delle imperfezioni. Più che istituire un giorno della memoria, dovremmo dimostrare che noi siamo il frutto della nostra storia e non commettere gli errori che altri hanno commesso, impegnandoci perchè il nostro presente sia diverso dal passato, perchè i fatti recenti della cronaca dimostrano che un nostro impegno in tal senso è doveroso. Insomma è inutile piangerci addosso, perchè non serve a nulla.

E poi pensavo all'amore... Io non credo più alle favole, sebbene siano molto importanti e serbano in esse verità importanti per le nostre anime. Ma io non voglio diventare espressione di una Femminile quale è quella delle favole, una donna passiva e inerme che attende il principe azzurro che verrà a liberarla. Non sono domabile. Non amo quelle coppie sdolcinate che si lasciano commenti smielati ovunque possono, non mi piacciono le persone che si vantano di chi hanno accanto mettendoli in vetrina, manco fossero dei pezzi di carne. Così come non mi piace la gelosia, perchè presuppone che si consideri l'altro una proprietà personale, si pongono dei paletti all'altrui libertà ed è una cosa che non sopporto. L'Amore, quello vero, è un sentimento libero, che infiamma, fa riconoscere nell'altro un proprio pari, con stessi diritti e dignità. Con ciò sembra che io non voglia provare l'amore, ma non è così. Il mio è un cuore di un'Amazzone, di una donna libera e fiera di esserlo, una Donna Selvaggia che non ama le gabbie e le catene. Io voglio un Amore libero, senza catene, che mi prenda visceralmente, riempia la mia vita di passione, che mi emozioni nelle grandi come nelle piccole cose. Sono una Menade, non posso non desiderare un amore sensuale che rapisca i sensi, che trovi la gioia di vivere nella più atroce sofferenza. Voglio un Amore creativo, ricco di passioni comuni, che mi faccia danzare al suono di una profonda armonia, ma soprattutto un Amore che risvegli la mia anima e la faccia volare tra i Mondi.
...e sbang! Ecco che sbatto contro la realtà, gli esami, la vita di tutti i giorni. E che strazio, vorrei che mi interessasse qualcuno, un qualcuno che a me non è interessato, perchè amo quell'anelante desiderare, il lambiccarsi il cervello per fargli capire che ti piace; non voglio qualcuno che so che gli interesso, perchè l'unica cosa che dovrei fare è dargli un imput che gli faccia capire "Ci sto"; ed io sono una Cacciatrice che vuole la sua Preda.

lunedì 21 giugno 2010

Solstizio di Estate


Si respira nell'aria la festa, nonostante la pioggia, i temporali e gli allagamenti. E mai come quest'anno riesco a capire così profondamente il simbolismo di questa festa. E' il coronamento di mesi di fatica, la fatica della Terra che ha dato nutrimento al seme, l'ha fatto crescere e l'ha nutrito fino a divenire pianta, che ha fiorito e ha dato i frutti. I frutti di un lavoro oculato, preciso e lento, secondo i ritmi della Natura. Ho capito che alla Natura non si può dare fretta, che i frutti migliori sono quelli cui si dà il tempo di maturare serenamente. Ho capito perchè i contadini non vanno mai in vacanza, perchè prendersi cura della Terra comporta tempo e tane cure, perchè un'annaffiatura mancata può far morire tutto ciò che si è piantato. Sento la Terra pregare perchè vengano raccolti i frutti da Lei elargiti, perchè venga mietuto il grano nei campi. Ci offre tutte le sue ricchezze, una copiosa abbondanza perchè possa finalmente riposare, perchè la Vita comporta molta fatica. E adesso deve riposare, altrimenti non avremo altri raccolti, non godremmo della sua infinita bontà. Così al culmine dell'ascesa solare, della pienezza terrestre, inizia il lento declino, il riposo rigenerativo, perchè non vi è Vita senza Morte, nè Morte senza Vita.
E allora io godo dei doni che mi hanno fatto gli Dèi, godo del mio raccolto e mi gusto una fresca bevanda preparata con la menta che ho coltivato e mi gusto una purpurea fragola del mio piccolo orto. Raccolto che è stato possibile grazie all'attenzione data alla giusta esposizione, alla giusta quantità d'acqua versata, ogni notte, al tempo concesso per crescere e maturare.
Forse alcuni crederanno che sia inutile questo mio parlare, ma ho scoperto che la migliore maestra di Vita è la Natura stessa, e tornare a conoscerla ed onorarla è una gioia per l'anima e una cura contro lo sfacelo della nostra epoca. Epoca che tanto irride la Natura e la disprezza, basti pensare al disastro nell'Oceano Atlantico causato dalla BP che da aprile ogni giorno riversa nel mare quantità enormi di greggio spezzando numerosissime vite.
E' così che la mia anima desidera giocare sempre di più con il mio amico a quattro zampe, un allegro bianconiglio, e mi si irretiscono i sensi quando sono tra piante e animali, un piacere profondo dilaga e invade il mio corpo, facendomi volare lontano.
Così stanotte ho saltato il mio piccolo falò, riconfermando un impegno preso tempo addietro, rinsaldandolo con nuovi vincoli, nuovi impegni, con la viva speranza che siano in un prossimo futuro il mio presente. E poichè con il Fuoco non si scherza, manterrò ogni mia singola parola, perchè tutto così si possa realizzare.
E rendo grazie per tutto ciò che ho e non ho, ho vissuto e non ho vissuto, perchè mi hanno resa quella che io ora sono. E ringrazio il mio coniglio perchè ogni giorno mi dimostra che nulla è tanto grave da poterci far smettere di vivere, ridere e gioire della vita, neanche la perdita di vista ad un occhio, perchè abbiamo comunque l'altro. E ringrazio le mie amicizie più care, perchè mi sono sempre accanto e perchè mi mostrano quanto sia bello aiutarsi l'un l'altro e credere assieme in progetti comuni. E ringrazio le mie piante perchè grazie a loro mi sono stati svelati alcuni Misteria.
Festeggio oggi il mio complystrega, ballando al suono della darbouka e delle musiche delle antiche tarantate in onore di Coloro che hanno permesso che io venissi a sfiorare ogni giorno la pelle di Gaia.

giovedì 3 giugno 2010

Krya


La verità è che ormai non mi importa più quello che pensi di me, non mi importa più ciò che desideri da me, non mi importa più che non credi in me, non mi importa che credi che io sia totalmente disinteressata a quello che faccio, non mi importa più se credi che io lo faccia come mero passatempo, non mi importa essere una delle tante comparse della tua vita, non mi importa più vederti scalare la vetta usando le mie forze e i miei silenzi, non mi importa che incomincerai ad odiarmi, non importa più che credi che ti abbia tradita, non mi importa più che ci stiamo allontanando, non mi importa più non essere la bambina mansueta che desideri e sogni, non mi importa che tu non veda quanto amore e passione riverso in tutto ciò che faccio, non mi importa più se preferisci non vedere gli ottimi risultati e livelli che raggiungo, non mi importa se non vuoi riconoscere che non sono da buttare come tu credi, a me non importa più nulla di tutto ciò.
La verità è che quando ti rendi conto di star vivendo come nel gioco dell'oca, facendo un passo avanti e altri tre indietro, non ti importa più tutto ciò cui hai dato importanza per poter fare quell'unico passo avanti, sapendo che te ne costava altri tre da gambero. Incominci a chiederti se vale davvero la pena continuare così, vivere una vita che non senti più tua, vivere legata da catene che sai esserti imposte o aver consentito a farti porre, senza avere una chiave pronta a liberarti quando vuoi. Ed è allora che ti rendi conto che l'insofferenza per la tua situazione infetta il tuo corpo che inizia a dolere, a perdere colpi. E decidi che sia ora di smetterla: smettere di stare lì lasciando che gli altri decidano per te, lasciare che gli altri inveiscano contro di te sempre e comunque, smettere di permettere agli altri di ignorarti, smettere di farti chiamare con un nome che non è tuo, smettere di farti dare sempre la stessa dannata risposta, smettere di sopportare le continue ingiustizie, smettere di essere sempre sottovalutata da chi che sia, smettere di essere qualcosa che non si è. Smettere, sempre e comunque. Le mie orecchie non hanno più la forza di ascoltare, i miei occhi non hanno più la forza di vedere, il mio cuore non ha più la forza di soffrire. Quindi non vi sconvolgete se da oggi in poi , qualunque cosa potrà accadere, io crederò in me stessa, mi sosterrò senza se e senza ma, camminerò a testa alta, ballerò impudicamente con un sorriso sprezzannte sulle labbra, correrò felice incontro al mio futuro, ascolterò solo la voce mia e degli Déi, vibrerò al suono di ogni nota, darò vita ad ogni creazione, studierò tutto ciò che attira il mio intelletto, vivrò secondo la mia morale e il mio diletto.
Da oggi ho deciso di recuperare la mia Anima e vivere felice con essa. Fiera e coraggiosa come una Lupa Selvaggia.




Immagine Force of Nature di TheEchoDragon